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Traduttore: Daniel Fazzini Revisore: Angela Dettori
Ero emozionato all'idea di far parte del tema "Dream" ("Sogno"),
e poi ho scoperto che stavo conducendo la sezione "Nightmare?" ("Incubo?").
(Risate)
E certamente ci sono cose riguardo la crisi climatica
che hanno tutti i requisiti per esserlo.
E ho alcune brutte notizie,
ma quelle buone sono molte di più.
Vi proporrò tre domande
e la risposta alla prima
contiene necessariamente una piccola cattiva notizia.
Aspettate, però, perché le risposte alla seconda e alla terza domanda
sono molto positive.
La prima domanda è: "Dobbiamo veramente cambiare?"
Sicuramente la missione Apollo, tra le altre cose,
ha cambiato il movimento ambientale,
ha davvero dato inizio al moderno movimento ambientale.
18 mesi dopo la pubblicazione di questa foto della Terra che sorge
è stato organizzato il primo Giorno della Terra.
E abbiamo imparato molto su noi stessi
guardando il nostro pianeta dallo spazio.
Una delle cose che abbiamo imparato
ha confermato ciò che gli scienziati ci dicevano da molto tempo.
Uno dei fatti più essenziali
sulla crisi climatica ha a che fare con il cielo.
Come mostra la figura,
il cielo non è la vasta distesa illimitata
che ci sembra quando lo guardiamo da terra.
È uno scudo molto sottile di atmosfera
che avvolge il pianeta.
E anche, in questo momento, la fogna a cielo aperto
della nostra civiltà industriale, così com'è organizzata attualmente.
Ogni 24 ore vi stiamo immettendo 110 milioni di tonnellate
di gas inquinanti, che trattengono il calore,
senza costi: accomodatevi!
Ci sono molte fonti di questi gas serra,
non ho certamente intenzione di passarli tutti in rassegna.
Mi concentrerò sul principale,
ma l'agricoltura, la dieta, la popolazione hanno un grande ruolo.
La gestione delle foreste, i trasporti,
gli oceani, lo scioglimento del permafrost.
Ma mi concentrerò sul cuore del problema,
ovvero il fatto che contiamo ancora su sporchi combustibili a base di carbonio
per ottenere l'85% di tutta l'energia che il nostro pianeta brucia ogni anno.
E potete vedere da questa immagine che dopo la Seconda Guerra Mondiale
il tasso di emissione ha iniziato ad accelerare.
L'aumento cumulativo dell'inquinamento antropico,
che surriscalda il pianeta e che è nell'atmosfera ora
trattiene molta più energia termica di quella che verrebbe rilasciata
dall'esplosione di 400.000 bombe atomiche di Hiroshima
ogni 24 ore, 365 giorni all'anno.
I fatti sono stati controllati più volte,
ed è una stima vera, anzi prudente.
Ora, è un grande pianeta, ma -
(Rumore di un'esplosione)
si tratta di un sacco di energia,
soprattutto se la moltiplicate per 400.000 volte al giorno.
E tutta quell'energia termica aggiuntiva
sta riscaldando l'atmosfera, l'intero sistema terrestre.
Guardiamo l'atmosfera.
Questa è una raffigurazione
di quella che pensavamo fosse la normale distribuzione delle temperature.
Il bianco rappresenta i giorni con temperatura normale;
l'intervallo temporale 1951-1980 è stato scelto arbitrariamente.
Il blu rappresenta i giorni più freddi rispetto alla media,
il rosso quelli più caldi.
Ma l'intera curva si è spostata verso destra negli anni '80.
E vedete nell'angolo in basso a destra
la comparsa di numeri statisticamente significativi
di giorni estremamente caldi.
Negli anni '90 la curva si è spostata ulteriormente.
E negli ultimi 10 anni vedete che i giorni estremamente caldi
sono diventati molto più numerosi rispetto ai giorni freddi e "medi".
In realtà sono 150 volte più comuni
di 30 anni fa.
Quindi stiamo assistendo a temperature record.
14 dei 15 anni più caldi mai misurati
si sono verificati in questo giovane secolo.
Il più caldo di tutti è stato l'anno scorso.
Lo scorso mese è stato il 371° mese consecutivo
più caldo rispetto alla media del XX secolo.
E per la prima volta, non solo abbiamo assistito al gennaio più caldo,
ma è stato addirittura più caldo di oltre due gradi Fahrenheit
rispetto alla media.
Queste temperature elevate stanno avendo un effetto sugli animali,
sulle piante, sulle persone, sugli ecosistemi.
Ma su base globale il 93% dell'energia termica aggiuntiva
è trattenuta dagli oceani.
Ora gli scienziati possono misurare questo incremento di calore
molto più accuratamente
a tutte le profondità: negli abissi, nella zona intermedia,
nelle prime centinaia di metri.
E anche l'andamento di questi valori sta accelerando.
È iniziato più di un secolo fa.
E più della metà dell'aumento si è verificato negli ultimi 19 anni.
Questo ha delle conseguenze.
Innanzitutto
le tempeste oceaniche sono più violente.
In alcune aree del Pacifico Il super tifone Haiyan
ha raggiunto temperature più alte di 5,5° Fahrenheit rispetto al normale
prima di scagliarsi su Tacloban.
La tempesta più distruttiva mai approdata sulla Terra.
Papa Francesco, che ha fatto la differenza su tutta la questione,
ha visitato Tacloban subito dopo l'accaduto.
In alcune zone dell'Atlantico la tempesta Sandy
è stata più calda di nove gradi rispetto al normale
prima di abbattersi su New York e sul New Jersey.
Il secondo tipo di conseguenze ci sta affliggendo tutti proprio ora.
Gli oceani più caldi stanno immettendo molto più vapore acqueo nel cielo.
L'umidità media a livello globale è cresciuta del 4%,
creando questi fiumi atmosferici.
Gli scienziati brasiliani li chiamano "fiumi volanti".
Questi fiumi incanalano tutto quel vapore acqueo in più sulla terra,
dove le condizioni di tempesta innescano queste massicce piogge da record.
Questo è accaduto nel Montana.
Date un'occhiata a questa tempesta lo scorso agosto,
mentre si muove verso Tucson, in Arizona.
Si riversa letteralmente sulla città.
Queste piogge sono veramente inusuali.
Lo scorso luglio a Houston, Texas,
ha piovuto per due giorni, più di 613 milioni di metri cubi.
È come se per più di due giorni il flusso delle cascate del Niagara
si fosse abbattuto sul centro della città,
che ovviamente era paralizzata.
Queste piogge da record stanno creando inondazioni e frane storiche.
Questa è avvenuta in Cile lo scorso anno.
Vedete quel magazzino che viene trascinato via,
così come queste autobotti.
Questo è accaduto in Spagna lo scorso settembre,
potreste chiamarla la corsa delle auto e dei camion.
Ogni sera, guardare il telegiornale è come leggere un passo
del libro dell'Apocalisse.
(Risate)
Voglio dire, davvero!
Il settore assicurativo avrà certamente notato
che le perdite hanno subito un incremento.
Non si sbagliano su ciò che sta succedendo.
E la causalità richiede un momento di discussione.
Siamo soliti pensare ad una causa lineare e ad un effetto lineare
- una causa, un effetto.
Ma questa è causalità sistematica.
Come dice il grande Kevin Trenberth:
"Tutte le tempeste sono differenti ora.
C'è molta più energia nell'atmosfera,
c'è molto più vapore acqueo.
Ogni tempesta è differente ora."
Quello stesso calore extra fa fuoriuscire l'umidità dal terreno
e causa queste siccità profonde, lunghe e molto diffuse,
molte delle quali sono tutt'ora in corso.
Seccano la vegetazione
e causano molti incendi nella parte occidentale del Nord America.
Ci sono state senz'altro molte prove di tutto questo.
Più fulmini.
Poiché l'energia termica si accumula, ci sono molti più fulmini.
Questi disastri legati al clima hanno anche conseguenze geopolitiche
e creano instabilità.
La storica siccità legata al clima iniziata in Siria nel 2006
ha distrutto il 60% delle fattorie siriane,
ucciso l'80% del bestiame
e portato 1,5 milioni di rifugiati climatici nelle città,
dove si sono scontrati con un altro milione e mezzo di rifugiati
dalla guerra in Iraq.
Ci sono anche altri fattori che hanno aperto le porte dell'inferno
e che le persone ora stanno tentando di chiudere.
Il Dipartimento della Difesa americano ci ha messo in guardia a lungo
sulle conseguenze delle crisi climatiche:
i rifugiati, la mancanza di cibo e acqua,
e le malattie pandemiche.
Ora stiamo assistendo alla diffusione di malattie microbiche dai tropici
verso le latitudini più alte;
la rivoluzione dei trasporti ha avuto molto a che fare con questo.
Ma le condizioni mutevoli fan sì che cambino la latitudine e l'area
nelle quali queste malattie microbiche possono diventare endemiche,
così come la gamma di vettori, come le zanzare e le zecche.
L'epidemia Zika ora
- siamo in una situazione migliore nel Nord America
perché è un po' troppo freddo e abbiamo un sistema sanitario migliore.
Ma quando alle donne di alcune regioni del Centro e del Sud America
è stato consigliato di non rimanere incinte per due anni
- questo è un qualcosa di nuovo, dovrebbe attirare la nostra attenzione.
Il The Lancet, una delle due migliori riviste mediche al mondo,
la scorsa estate l'ha definita un'emergenza medica.
E questo è dovuto a molti fattori.
Anche la crisi di estinzione è connessa a tutto questo.
Rischiamo di perdere il 50% di tutte le specie viventi sulla Terra
entro la fine di questo secolo.
Le piante terrestri e gli animali
si stanno già spostando verso i poli
con una media di 4,5 metri al giorno.
Parlando del Polo Nord,
lo scorso 29 dicembre, la stessa tempesta che ha causato la storica inondazione
nel Midwest americano
ha fatto aumentare le temperature al Polo Nord
di 50° Fahrenheit in più rispetto al normale,
causando lo scongelamento del Polo Nord
nel mezzo della lunga, scura, invernale, notte polare.
E quando i ghiacci terrestri dell'Artico si sciolgono
aumenta il livello del mare.
La bellissima fotografia delle Svalbard di Paul Nicklen ce lo mostra.
Il pericolo è maggiore per la Groenlandia
e soprattutto per l'Antartico.
Le 10 più grandi città a rischio per l'innalzamento del livello del mare
sono soprattutto nel Sud e nel Sud Est asiatico.
Se consideriamo il valore dei beni a rischio, la numero uno è Miami:
tre trilioni di dollari a rischio.
La numero tre: New York e Newark.
Ero a Miami lo scorso autunno durante la superluna,
uno dei giorni con la più alta marea.
C'erano pesci oceanici che nuotavano per le strade
di Miami Beach e Fort Lauderdale
e Del Rey.
E questo ora accade regolarmente durante le alte maree.
Non con la pioggia - lo chiamano "allagamento dei giorni di sole".
Viene fuori attraverso le fogne.
Il sindaco di Miami parla a nome di molti quando dice
che sarebbe ora di considerare questi fenomeni in maniera obiettiva.
Questa è una crisi che peggiora giorno dopo giorno.
Dobbiamo andare oltre la parzialità.
E voglio dedicare un momento per onorare questi Repubblicani della Camera -
(Applausi)
che lo scorso autunno hanno avuto il coraggio
di farsi avanti e rischiare politicamente
dicendo la verità sulla crisi climatica.
Il costo della crisi climatica sta aumentando,
ci sono molti di questi aspetti di cui non ho ancora parlato.
È un onere enorme.
Parlerò solo di un altro aspetto,
perché lo scorso mese, a Davos, il Forum Economico Mondiale,
dopo aver condotto l'indagine annuale di 750 economisti,
ha detto che la crisi climatica è il rischio numero uno
per l'economia globale.
Quindi ci sono banchieri centrali
come Mark Carney, il capo della Banca Centrale inglese,
che dicono che la stragrande maggioranza delle riserve di carbonio
non si può bruciare.
Carbonio non garantito.
Non sto a ricordarvi cosa succede con i mutui senza garanzia,
ma è la stessa cosa.
Se considerate tutti i combustibili fossili
che sono stati bruciati dall'inizio della rivoluzione industriale,
questa è la quantità bruciata negli ultimi 16 anni.
Queste sono le cifre verificate e messe nero su bianco,
28 trilioni di dollari.
L'Agenzia Internazionale dell'Energia dice che solo questa quantità
può essere bruciata.
Il resto, 22 trilioni di dollari
non è consumabile.
Un rischio per l'economia globale.
Ecco perché il movimento di disinvestimento ha un senso pratico
e non è soltanto un imperativo morale.
Perciò la risposta alla prima domanda: "Dobbiamo cambiare?"
è sì, dobbiamo cambiare.
Seconda domanda: "Possiamo cambiare?"
Questa è la notizia entusiasmante!
Le proiezioni più ottimistiche, 16 anni fa,
prevedevano che entro il 2010 il mondo sarebbe stato capace di installare
30 gigawatt di energia eolica.
Abbiamo superato quel valore di 14 volte e mezzo.
Le installazioni eoliche, ora, stanno aumentando esponenzialmente.
I costi stanno scendendo drasticamente.
Alcuni paesi - la Germania per esempio, una grande potenza industriale
con un clima che non è molto diverso da quello di Vancouver -
un giorno lo scorso dicembre
ha ottenuto l'81% di tutta la sua energia da risorse rinnovabili,
soprattutto sole e vento.
Molti paesi ne stanno ottenendo mediamente più della metà.
Ancora buone notizie:
lo stoccaggio di energia, specialmente in batterie,
sta iniziando a decollare ora
perché il costo sta calando drasticamente
per risolvere il problema dell'intermittenza.
Le notizie relative all'energia solare sono ancora più entusiasmanti!
Le migliori proiezioni di 14 anni fa prevedevano che avremmo installato
un gigawatt all'anno partendo dal 2010.
Quando è arrivato il 2010 abbiamo superato l'obiettivo di 17 volte.
L'anno scorso l'abbiamo superato di 58 volte.
Quest'anno stiamo per superarlo di 68 volte.
Vinceremo in questo.
Prevarremo.
La curva esponenziale dell'energia solare è ancora più ripida.
Quando sono salito su questo palco, 10 anni fa,
ci trovavamo qui.
Abbiamo assistito ad una svolta rivoluzionaria
nell'emergere di queste curve esponenziali.
(Applausi)
E i costi sono calati del 10% all'anno
per 30 anni.
E stanno continuando a scendere.
Il mondo imprenditoriale l'avrà certamente notato
perché sta attraversando il punto di equivalenza del costo energetico.
I tassi di penetrazione dell'energia solare economica
stanno iniziando a crescere.
La grid parity rappresenta quella linea, quella soglia,
al di sotto della quale l'energia rinnovabile
è più economica dell'elettricità ottenuta dalla combustione di combustibili fossili.
Quella soglia è un po' come la differenza
tra i 32° Fahrenheit e i 33° Fahrenheit
o tra 0° e 1° Celsius.
È una differenza di più di un grado,
quella tra ghiaccio e acqua,
Ed è la differenza tra i mercati che sono congelati
e lo scorrere di capitali liquidi verso nuove forme di investimento.
Questa è la più grande opportunità di avviare nuove attività imprenditoriali
nella storia del mondo,
e i due terzi di essa si trovano nel settore privato.
Stiamo assistendo ad un'esplosione di nuovi investimenti.
Dal 2010 gli investimenti a livello globale
nella produzione di elettricità rinnovabile
hanno superato quelli nelle energie fossili.
Il divario sta crescendo da allora.
Le proiezioni per il futuro sono ancora più drastiche,
sebbene l'energia fossile sia ancora sovvenzionata
40 volte in più rispetto alla rinnovabile.
Comunque, se considerate le proiezioni per il nucleare,
soprattutto il lavoro che molti stanno facendo
per cercare di innovare e rendere l'energia nucleare
più sicura, accettabile ed accessibile,
la siuazione potrebbe cambiare anche più drasticamente.
C'è quindi un precedente per una così rapida adozione
di una nuova tecnologia?
Beh, ce ne sono molti, diamo un'occhiata ai cellulari.
Nel 1980, AT&T, poi Ma Bell,
commissionò a McKinsey un'indagine di mercato globale
su quei nuovi e goffi cellulari che sarebbero poi comparsi sul mercato.
"Quanti ne possiamo vendere entro il 2000?" chiedevano.
McKinsey rispose: "900.000"
E sicuramente, quando arrivò l'anno 2000,
ne vendettero 900.000 - nei primi tre giorni.
E ne vendettero 120 volte tanto in tutto l'anno.
Ora ci sono più connessioni cellulari che persone nel mondo.
Quindi, perché non solo avevano sbagliato, ma avevano sbagliato di molto?
Mi sono posto questa domanda: "Perché?"
(Risate)
E ho pensato ad una triplice risposta.
Primo, il costo è sceso molto velocemente rispetto alle aspettative,
anche se la qualità è aumentata.
E i paesi a basso reddito, posti dove non c'era una rete telefonica fissa -
sono passati direttamente alla nuova tecnologia.
La grande espansione si è verificata nei paesi in via di sviluppo.
E che dire delle rete elettrica nei paesi in via di sviluppo?
Beh, la situazione non è molto esaltante.
E in molte aree non c'è proprio.
CI sono più persone senza elettricità in India
dell'intera popolazione degli Stati Uniti d'America.
Perciò ora ci sono
pannelli solari su capanne di materiale vegetale
e nuovi modelli economici che li rendono accessibili.
Muhammad Yunus ha finanziato questo in Bangladesh con il microcredito.
Questo è il mercato di un villaggio.
Il Bangladesh è ora il paese che si sta sviluppando più velocemente al mondo:
due impianti al minuto, giorno e notte.
Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno:
abbastanza energia che arriva dal Sole alla Terra
ogni ora per fornire tutta l'energia di cui il mondo ha bisogno per un anno.
In realtà è poco meno di un'ora.
Perciò la risposta alla seconda domanda: "Possiamo cambiare?"
è certamente "sì"
Ed è un "sì" ancora più deciso.
L'ultima domanda: "Cambieremo?"
L'accordo di Parigi ha rappresentato una vera svolta,
alcune disposizioni sono vincolanti
e le revisioni periodiche sono molto importanti.
Ma le nazioni non stanno aspettando, stanno andando avanti.
La Cina ha già annunciato che dal prossimo anno
adotterà un mercato nazionale delle emissioni.
Probabilmente si connetterà con l'Unione Europea.
Gli Stati Uniti stanno già cambiando.
Tutte queste centrali a carbone erano state proposte
per i prossimi 10 anni e sono state poi cancellate.
Tutte queste centrali a carbone preesistenti sono state dismesse.
Di queste altre ne è stata già annunciata la dismissione.
Tutte cancellate.
Stiamo progredendo.
L'anno scorso - se considerate tutti gli investimenti
nella creazione di nuova elettricità negli Stati Uniti,
almeno tre quarti riguardavano le energie rinnovabili,
soprattutto eolica e solare.
Stiamo risolvendo questa crisi.
L'unica domanda è: quanto ci vorrà per risolverla del tutto?
È importante il fatto che molte persone si stiano organizzando
per insistere su questo cambiamento.
Quasi 400.000 persone hanno marciato a New York
prima della sessione speciale delle Nazioni Unite su questo tema.
Molte migliaia, decine di migliaia
hanno marciato per le città di tutto il mondo.
Quindi sono estremamente ottimista.
Come ho detto prima, vinceremo questa battaglia.
Concluderò con questa storia.
Quando avevo 13 anni
ascoltai la proposta del Presidente Kennedy
di portare una persona sulla Luna e di riportarla indietro sana e salva
nel giro di 10 anni.
E a quei tempi sentii adulti dire:
"È avventato, costoso, potrebbe non riuscire."
Ma dopo otto anni e due mesi,
nel momento in cui Neil Armstrong mise piede sulla Luna,
ci fu un'esplosione di gioia a Houston,
alla base NASA di controllo della missione.
C'è un fatto poco noto, al riguardo:
l'età media degli ingegneri di sistema,
i controllori in carico quel giorno, era di 26 anni,
il che significa, tra le altre cose,
che avevano 18 anni quando sentirono parlare di quella sfida.
Noi ora dobbiamo affrontare una sfida morale
sulla scia di quelle che abbiamo già affrontato.
Uno dei più grandi poeti statunitensi dell'ultimo secolo,
Wallace Stevens,
ha scritto un verso che mi ha colpito:
"Dopo il 'no' finale, arriva un 'sì',
e da quel 'sì' dipende il futuro del mondo."
Quando gli abolizionisti avviarono il loro movimento,
si scontrarono con no dopo l'altro.
E poi arrivò un sì.
Il movimento delle suffragette e quello per i diritti delle donne
si scontrarono con infiniti no, finché alla fine ci fu un sì.
Il movimento per i diritti civili, quello contro l'apartheid
e più recentemente, il movimento per i diritti di gay e lesbiche
qui negli Stati Uniti e altrove.
Dopo il 'no' finale, arriva un 'sì' .
Quando qualsiasi grande sfida morale finisce per ridursi
a una scelta binaria tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato,
il risultato è predeterminato da ciò che siamo come esseri umani.
Il 99% di noi, il che è dove siamo ora
e il perché vinceremo questa sfida.
Abbiamo tutto ciò che ci serve.
Alcuni ancora dubitano del fatto che abbiamo la volontà di agire,
ma io dico che la volontà di agire è essa stessa una risorsa rinnovabile.
Grazie mille.
(Applausi)
Chris Anderson: Hai un'incredibile combinazione di abilità diverse.
Questa mente da scienziato che può comprendere
la completa gamma dei problemi,
e l'abilità di parlarne con un linguaggio così vivido.
Nessun'altro può farlo, ecco perché hai realizzato quest'intervento.
È stato meraviglioso vederlo 10 anni fa, è stato meraviglioso vederlo ora.
Al Gore: È gentile da parte tua.
Ma onestamente ho molti buoni amici
nella comunità scientifica che sono veramente pazienti
e che sono disposti a sedersi qui con me e a spiegarmi queste cose
più e più volte
finché non le riportano con un linguaggio abbastanza semplice
perché io possa capire.
Ed è questa la chiave per provare a comunicare.
CA: Il tuo discorso. La prima parte: terrificante,
la seconda parte: davvero piena di speranza.
Come sappiamo che tutti quei grafici, tutto quel progresso, bastino
a risolvere ciò che ci hai mostrato nella prima parte?
AG: Penso che il passaggio
- sono stato nel mondo degli affari per soli 15 anni.
Ma una delle cose che ho imparato è che a quanto pare è importante
che un nuovo prodotto o servizio sia più costoso
o più economico del dovuto. Se è più economico è meglio.
(Risate)
E quando quella soglia viene sorpassata,
allora un sacco di cose cambiano davvero.
Siamo costantemente sorpresi da questi sviluppi.
Il defunto Rudi Dornbusch, - un grande economista - disse:
"Le cose richiedono più tempo per accadere di quanto si pensi
e poi accadono molto più velocemente di quanto si pensasse."
Penso veramente che ci troviamo in questo punto.
Alcune persone ora usano l'espressione "singolarità solare"
per riferirsi al fatto che, quando si arriva al di sotto della grid parity,
pur non essendo agevolata in molti posti,
diventa la scelta prestabilita.
In una delle presentazioni ieri, la faccenda dell'autobus,
c'è un tentativo di usare le norme per rallentarlo.
E penso semplicemente che non funzionerà.
C'è una donna a Atlanta, Debbie Dooley,
che è la presidentessa del Tea Party della città.
L'hanno ingaggiata nel tentativo di inserire una tassa
e delle leggi sui pannelli solari.
E lei aveva appena messo dei pannelli solari sul suo tetto
e non capiva la richiesta.
(Risate)
E così è ha costituito un'alleanza con il Sierra Club
e hanno formato una nuova organizzazione chiamata il Green Tea Party.
(Risate)
(Applausi)
E hanno sconfitto la proposta.
Quindi, finalmente, la risposta alla tua domanda è
- sembra un po' banale e forse è un cliché -
ma 10 anni fa - e Christiana può testimoniare -
ci sono state persone in questo pubblico che hanno avuto un ruolo molto importante
nel generare quelle curve esponenziali.
Economicamente non ha funzionato per alcuni di loro,
ma ha dato il via ad una rivoluzione globale.
E a quel che le persone in questo pubblico faranno ora,
con la consapevolezza che vinceremo.
Ma la velocità con cui arriveremo alla vittoria è molto importante.
CA: Al Gore, è stato molto intenso.
Se questo si rivelasse l'anno
in cui l'obiettività prevarrà,
come hai detto,
in cui le persone si riuniranno,
sostenute dalla scienza, da queste opportunità d'investimento
e dalla certezza di vincere -
ragazzi, è veramente eccitante.
Grazie mille.
AG: Grazie mille per avermi riportato qui a TED.
Grazie!
(Applausi)