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Ciao tutti Aldo di Italiansinfuga. Oggi voglio raccontarvi
del mio primo lavoro in Inghilterra nel lontano 1993.
Mi ero appena laureato in Inghilterra ed avevo deciso di rimanere a Londra, a cercare lavoro
e il primo lavoro che trovai, dopo un po' difficoltà, fu quello presso un negozio di
vini. Un negozio di vini a Londra che si chiama
'Le Pont de la Tour', è un negozio molto rinomato, di qualità, collegato a ristoranti
anche essi di qualità. Come l'ho trovato: grazie ad un'amica dell'Università,
la sorella era la manager di questo negozio e avevano bisogno di qualcuno che li aiutasse.
Il lavoro di per sé era appunto quello più basso che ci fosse nel senso che si trattava
semplicemente di muovere scatole di vino dal magazzino fino al negozio e viceversa.
Quindi non era niente di granché. Si trattava anche di lavorare nel negozio, vendere vino,
io tra l'altro non conoscevo e ancora oggi non conosco niente di vino e quindi insomma
non era un lavoro per laureato, anzi. Però mi consentiva innanzitutto di vivere
in Inghilterra, di vivere a Londra che era qualcosa che volevo fare da tanto.
Io avevo studiato a Brighton sulla costa sud e volevo fare un po' l'esperienza di Londra
e quindi questo mi consentiva di vivere a Londra anche se magari non mi potevo permettere
di fare la vita che avrei voluto fare. È durato un 10 mesi. In quei 10 mesi cercavo
comunque un altro lavoro da "laureato". Mi ci vollero appunto 10 mesi quindi io per
10 mesi feci questo lavoro che ripensandoci mi è piaciuto un sacco perché appunto mi
consentiva di vivere a Londra, di avere un lavoro, di iniziare a fare esperienza comunque
lavorativa e innanzitutto pagava, non tanto, però pagava e mi permetteva di pagare l'affitto,
da mangiare, più di quello cosa vuoi. In secondo luogo l'ambiente divertente, c'erano
molte persone di tanti paesi diversi. Insomma era un bell'ambiente, interessante
con caratteri molto particolari. Come lavoro di per sé era anche molto rilassato
perché non c'erano grandi responsabilità. Spostare cassette di vino è un lavoro dignitoso,
ovviamente, però, insomma, non è che sia troppo stressante quindi il lavoro di per
sé era rilassante. Faticoso fisicamente però rilassante d'altra
parte. E niente, poi mi dava un'esperienza di lavoro
dal basso, nel senso che significava imparare ad arrivare al lavoro in orario giusto, fare
quello che devi fare, rispondere agli ordini, parlare con i clienti, gestire le relazioni
con i colleghi, una cosa e quell'altra, quindi tutte le cose di base che bisogna imparare
non avendo mai o quasi lavorato. L'unica esperienza di lavoro era quella di
cameriere del ristorante di famiglia in Toscana durante l'estate degli ultimi anni 80.
Quindi avevo appunto bisogno di imparare soprattutto a lavorare in Inghilterra, in un ambiente
di lavoro inglese. Quindi l'altro vantaggio notevole era quello
di fare pratica con la lingua. Ovviamente la sapevo già avendo studiato
all'università però una cosa è parlare con il linguaggio da studente, un'altra cosa
è parlare in un ambiente lavorativo dove inizi incontrare gente di tutte le età, di
tutti i ceti sociali eccetera eccetera. Quindi quello era un altro lato positivo.
In pratica il lato positivo più grosso era quello di essere il primo lavoro, il primo
lavoro ti consente di cercare secondo. Semplicemente. È molto più facile trovare
il secondo lavoro, trovare un lavoro avendo già un lavoro piuttosto che trovarne uno
non avendolo. Perché dimostrate che state lavorando, dimostrate
di saper lavorare. Dimostrate forse di volere più il lavoro,
il secondo lavoro, perché appunto state dicendo al datore di lavoro "io ho già un lavoro
però preferisco cercare il tuo". Piuttosto che dire "non ho un lavoro, mi accontento
di qualsiasi cosa". Lati negativi di quel particolare lavoro che
avevo era appunto una leggera frustrazione nel senso che non era un lavoro da "laureato".
Quindi a volte era un po' dura, giorno dopo giorno, spostare cassette di vino, faticoso
fisicamente, poi quando sei stanco le cose, i lati negativi si accentuano.
Per 10 mesi appunto mi sentivo in limbo. Sapevo che non era il lavoro o la carriera
che avrei perseguito per anni e anni quindi sapevo che sarebbe durato solo un periodo
limitato di tempo. Quindi c'era sempre quella sensazione di essere
a metà tra università e il lavoro quello "vero".
È poi va beh la paga che di per sé che ho detto prima che detto mi permetteva di vivere
a Londra però non di fare chissà cosa. Il mio primo anno a Londra mi sono appunto
reso conto che non avendo soldi a Londra non ci si diverte più di tanto.
Quindi è meglio avere un lavoro che paghi bene piuttosto uno che non paghi bene.
Questa è la mia esperienza del mio primo lavoro, ormai sono quasi vent'anni fa, a Londra.
Io consiglierei a tutti voi, tutti voi che siete interessati a fare esperienza di lavoro
all'estero, a Londra in particolare, in Inghilterra, di adattarvi soprattutto se siete giovani,
se non avete esperienza, se non parlate bene l'inglese.
Perché attraverso il lavoro maturerete tutte quelle esperienze, quelle conoscenze che vi
consentiranno di trovare un lavoro migliore. Non pensate a questo primo lavoro come un
qualcosa che vi definisca troppo. Pensatelo piuttosto come un ponte verso una
carriera che magari più consona ai vostri studi, alla vostra personalità, ai vostri
interessi. Quindi provateci, l'unica cosa è appunto
provarci. E niente, a tutti in bocca al lupo.
Ciao