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- Stanotte fino alle 5 del mattino è stata tutta una cosa normale, il solito presidio
alla Maddalena, i presidianti eravamo in molti, ieri sera c’è stata la fiaccolata di quasi
10 mila persone, molti si sono fermati su a passare la notte in attesa del blitz della
Polizia che è arrivato puntuale alle 5/5,15, la Polizia è arrivata da 3 versanti diversi
quello della parte di Gialione, quello della parte di Chiomonte centrale e quello della
parte dell’autostrada, hanno attaccato all’unisono nello stesso momento e dopo un po’ ci hanno
sgomberato, eravamo barricati, eravamo sulle barricate e conseguentemente hanno dovuto
battere le barricateci hanno dispersi con i lacrimogeni, siamo prima saliti… quando
ci siamo dispersi siamo saliti fino alla frazione della Ramats, poi ci siamo di nuovo radunati,
siamo tornati a Chiomonte adesso abbiamo deciso per i blocchi stradali, conseguentemente siamo
qua. Sono problematiche che derivano da una mancanza
di confronto il cui strumento utilizzato è la delegittimazione della Comunità Montana,
lo dico con molta franchezza e è chiaro, non sono mai presenti quando discutiamo di
ordine pubblico in Valle e poi vanno a Roma a trattare con il Governo, a nome di chi?
Quando parliamo di ambiti di confronto, quindi di democrazia, di questo stiamo parlando.
Forse neanche tutti sono d’accordo, però secondo me il Governo ha perso un’occasione
importante quando è stata presentata la proposta del fare, ma lì c’era il momento di confronto,
ipotesi di accordo sulla procedura perché lì parlavamo di procedura, fare non è niente
altro che una procedura e quindi era possibile governare insieme queste cose, tutto questo
non è stato voluto fare, secondo me si è commesso un errore grandissimo e il risultato
è questo, - Questa linea non è indispensabile, è utile
se c’è una forte politica di trasferimento delle merci dalla gomma al ferro, vediamo
che il sottosegretario Gioacchino si è opposto all’aumento del costo del pedaggio dei trafori
autostradali, allora vuole dire che questa volontà di trasferire il trasporto dalla
gomma al ferro non c’è! Non c’è a livello governativo per tutta una serie di ragioni
perché costa di meno, l’abbiamo anche visto, su “Il Sole 24 ore” che al di sotto dei
mille chilometri non conviene la ferrovia. Non voglio il treno, quindi se non voglio
il treno non voglio neanche le compensazioni questo era l’incipit, però c’è il treno
allora non vorrei che le conversazioni finissero in Valle d’Aosta, ok? E è quello che è
sta per succedere in parte in Val di Susa perché se quelli che non sono d’accordo
e qui si parla di blocchi sindacati, quelli che vanno sciopero lo fanno anche per quelli
che invece vanno a lavorare, l’aumento di stipendio lo prendono tutti, non vorremmo
essere proprio cornuti e maziati, questo è il ragionamento, ma l’incipit è: “non
vogliamo il treno, quindi non vogliamo le compensazioni, ma se c’è il treno le compensazioni
non vadano a finire dalle altre parti”. Questo è il ragionamento che le compensazioni
erano state il grimaldello per convincere qualche comune, adesso vediamo che queste
compensazioni sono sparite, allora le compensazioni che erano l’interporto di Orbassano, 500
milioni di Euro, la stazione di Susa 400 milioni di Euro, saranno tra 20 anni quando la gran
parte degli amministratori vanno fatto altre scelte della politica e non ci saranno più
i cittadini che gli chiedono il conto e soprattutto tra 20 anni, chi in qualche modo ha fatto
queste promesse, non sarà più sulla scena politica. Oltretutto queste promesse sono
fatte da chi non ha i cordoni della borsa, perché le promesse di stazione, di piani
strategici non sono fatte da Tremonti, sono fatte da commissari straordinari, sono fatte
da persone che non hanno la capacità di gestire la spesa, quindi noi che siamo montanari siamo
naturalmente diffidenti! - Noi ci siamo trovati ormai con un blitz
preannunciato, ci siamo trovati di fronte un esercito di Polizia, perché le forze dell’
ordine questo è innegabile, l’operazione anche se noi non li abbiamo visti tutti si
parla almeno di 2000 uomini equipaggiati con tutta una serie di mezzi e questa mattina
il blitz è scattato, intorno alle 4,30 è iniziata l’operazione, per poi arrivare
all’orario che più o meno tutti sappiamo. -Ci siamo trovati di fronte a un’operazione
che chiamiamo criminale perché abbiamo subito un attaccato, quello specifico dall’autostrada
che ha messo a rischio seriamente la vita dei manifestanti che hanno fatto quello che
avevano annunciato nei giorni precedenti, più di una volta durante questo attaccato
gestito in maniera scellerata ci siamo trovati la benna della macchina che mirava nella realtà
alle persone. Solamente grazie all’agilità dei No Tav siamo riusciti a non avere dei
danni maggiori, ci siamo visti queste macchine che hanno distrutto parte dell’autostrada
in un non nulla e l’altro obiettivo era riuscire a vincere la nostra barricata.
Ci hanno cacciato dall’area della Maddalena a suon di lacrimogeni e con un intervento
stringente alle spalle, il presidio come diciamo da tempo, poi non si vuole ammettere non è
composto dai centri sociali, non è composto da guerrieri, non è composto da… ma è
composto dal popolo della Val di Susa che è fatto da tante persone, da tante fasce
di età diverse, soprattutto questa notte per esempio c’era credo una rappresentazione
splendida di quello che è questo movimento che si andava da ragazzi di 13 anni a anziani
oltre i 75 anni. Quando le forze dell’ ordine sono arrivate
sul posto quando ormai la partita era finita, nel senso che ci stavamo ritirando, hanno
pensato bene di riempire Piazzale della Maddalena di lacrimogeni e questi signori hanno iniziato
a strattonare, c’erano persone di 60, 70 anni che di solito gestivano la cucina che
è il cuore pulsante del presidio e loro sono anche il cuore pulsante del movimento perché
sono le nonne che si portano dietro poi le figlie e le nipoti, sono quelle le hanno la
memoria storica di questa Valle e che sono state loro forse le prime a insegnarci a difendere
questa Valle proprio perché la ricordano e la vogliono ricordare così come era. Pertanto
vedere queste signore che ti cadevano a terra con gli occhi gonfi, con i conati di vomito
che stavano soffocando è stata una scena tremenda che probabilmente non verrà presa
in considerazione dalla controparte che ci dirà che il blitz è andato benissimo e non
ci sono feriti e tutto a posto. Quando abbiamo pensato di andare nei boschi non è che è
finita lì, ci hanno inseguito nei boschi e hanno tirato i lacrimogeni nei boschi con
una marcia di due ore che abbiamo dovuto fare nella montagna superiore che si chiama Ramats
con un sentiero impervio in fila indiana: 400 persone che hanno dovuto scalare questa
montagna con questi signori che quando sono arrivati su dopo due ore e mezza di marcia
erano sdraiati per terra e gli mettevamo l’acqua sulla fronte e in bocca per farli riprendere,
questo è stato quello che è capitato. Con un metro dal naso questa pinza enorme
che avete visto sui video, questa viene gestita da un joystick che se a questo capitava di
sbagliare, questo joystick ti tranciava la testa, poi non contenta ha pensato bene di
entrarci sotto i piedi i tirarci su con il rischio veramente di farci male, questi sono
stati due episodi veramente assurdi. Noi siamo delle persone comuni, io sono un operaio,
facciamo i lavori più comuni, siamo delle persone più comuni, non facciamo né i militari
né la guerra, eravamo lì a difendere la nostra valle e sapevamo che questi che invece
vengono pagati per fare i militari sapevano come comportarsi e avevano tutti gli strumenti
per prendersi questo pezzo di terreno. La reazione però della Valle è stata immediata,
dalle 8 della mattina in poi la valle è stata bloccata in più parti perché chi non era
alla Maddalena subito è sceso in piazza e ci sono stati i blocchi delle statali, stanno
continuando ancora adesso che sono penso le 17/17,30 e questo dimostra come la Valle sappia
reagire immediatamente e in modo solidale, molte fabbriche si sono fermate, molte persone
sono uscite dalle fabbriche. -Vicinissime alle barricate, qui il problema
è che ci chiediamo è che se questa persona che lavorava su questa ruspa era qualificata
per fare quel tipo di lavoro, comunque se è una persona appartenente a una ditta o
altro e chiediamo a tutti di fornire dei contributi per cercare di capire chi è questa persona,
in modo da poter indagare per vie legali, con il pool di legali No Tav su quanto è
avvenuto. I cronisti che si sono trovati nel piazzale
alla fine dell’intervento quando ormai già si diceva la partita era giocata, si sono
visti arrivare i lacrimogeni dal basso, senza sapere…pensando che le truppe fossero lì,
quindi ci chiediamo se un intervento di quel tipo è fattibile, i lacrimogeni incendiano
la vegetazione, è risaputo, solo grazie all’intervento di moltissime persone con delle bacinelle
li spegnevano, si è evitato comunque qualcosa di peggio!
- Questo resta un movimento popolare, fortemente radicato in questa Valle, se non si capisce
questo secondo me anche alcune valutazioni sui fatti delle ultime ore, rischiano di indurre
a… chi ha pensato che tutto questo abbia fatto cambiare natura e ridurre il radicamento
che questo movimento ha in questa valle, ha fatto un ragionamento secondo me che non corrisponde
alla verità.