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Buongiorno a tutti, devo ringraziare e ne approfitto, tutte le persone che sono venute
alla festa de Il Fatto da venerdì a domenica alla Versiliana di Marina di Pietrasanta,
devo ringraziare anche i giornali italiani perché hanno fatto finta di non vedere una
cosa importante che è successa politicamente, forse una delle cose più importanti che sono
successe negli ultimi mesi, proprio sul palco della Versiliana grazie a Il Fatto Quotidiano.
Abbiamo invitato politici di vari partiti, abbiamo invitato il finiano Granata, Di Pietro,
Claudio Fava di Sinistra ecologia e libertà, abbiamo invitato anche il Sindaco di Firenze
del PD Matteo Renzi, ma ha pensato bene di darsi per altri impegni.
C’era il Sindaco di Pietrasanta che rappresenta un raro esemplare di PD sveglio e infatti
sta bonificando quell’area molto inquinata dal malaffare, il precedente Sindaco era stato
preso di peso e portato in galera per uno scandalo molto grave, li abbiamo fatti parlare
insieme al Procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, uno dei massimi esperti di
reati finanziari e di corruzione, di una proposta di legge che Il Fatto ha lanciato sabato,
non è una proposta vaga, abbiamo proprio scritto la legge in modo che nessuno la possa
manipolare a suo piacimento e abbiamo chiesto di confrontarsi su questa legge, naturalmente
era abbastanza scontato che presi singolarmente questi politici dicessero “sì è una legge
anticorruzione” conosciamo Granata come un esponente rarissimo della tradizione della
destra legalitaria in Sicilia, conosciamo Di Pietro, Claudio Fava, conosciamo anche
se non rappresenta ovviamente il suo partito, la sua esperienza amministrativa il Sindaco
di Pietrasanta, ma vederli impegnarsi, soprattutto Granata e Di Pietro che sono gli unici due
in Parlamento con i loro partiti o con i loro gruppi parlamentari, a fare propria questa
legge e a imporla all’attenzione del Parlamento inserendola nell’agenda dei provvedimenti
da esaminare e da votare nella Conferenza dei Capigruppo della Camera, è un fatto più
unico che raro, è la prima volta che politici di destra e politici di centro-sinistra danno
vita a quello che noi abbiamo chiamato un inciucio buono, un accordo trasversale non
per fare leggi a favore dei corrotti o dei mafiosi com’è sempre avvenuto in questi
16 anni, ma per fare una legge contro la corruzione e contro i reati finanziari.
Dovrebbe essere una notizia in un paese soprattutto come il nostro ma in un qualsiasi paese che
politici di destra e di sinistra si mettono d’accordo per fare una legge anticorruzione,
anziché il solito processo breve, il solito lodo, il solito scudo etc., invece sui giornali
di stamattina “Zero Tituli” come dice Mourinho, se si esclude Il Tirreno che è
il giornale di Livorno, quindi territorialmente competente ma purtroppo non molto diffuso
su scala nazionale, non c’è un solo giornale che abbia dedicato una sola riga a questo
fatto che non c’entra niente, potevano anche non parlare della festa de Il Fatto, potevano
dire che i finiani e i dipietristi si sono impegnati a portare in aula una legge anticorruzione,
sappiamo anche perché ce lo ha comunicato che il vicecapogruppo del PD l’On. Zanda
si è impegnato a fare altrettanto a nome del suo partito, sapete che in Parlamento
i gruppi parlamentari non sono moltissimi, sono: Pdl, finiani, Udc, Lega, dipietristi
e PD, sono 6, se è vero che noi abbiamo l’adesione del gruppo PD, del gruppo dipietrista e del
gruppo finiano significa che abbiamo la metà dei gruppi parlamentari presenti, se dovesse
venire anche l’adesione di un altro gruppo o la Lega o l’Udc, chi lo sa, sarebbe una
contraddizione ma è anche difficile difendere pubblicamente una posizione ostile a una legge
anticorruzione, un conto è rubare di nascosto, un conto è dire: no, noi siamo contrari a
una legge anticorruzione, infatti noi per questo l’abbiamo presentata precisa, precisa,
chi la vuole leggere interamente la trova sul sito de ilfattoquotidiano.it ma adesso
la spiego in termini semplici, anche se abbiamo preparato proprio l’articolato con l’aiuto
di magistrati, giuristi, avvocati, esperti, è una sfida a tutti quelli che dicono a parole
“siamo contro la corruzione” benissimo allora prendete questa legge e approvatela,
c’è già la pappa pronta, non dovete neanche sforzarvi, c’è già tutto, il minimo che
si può fare, poi certo se si possono aggiungere altri punti.
Dato che persino Berlusconi, quando sono scoppiati gli scandali ha detto: ci vuole una legge
anticorruzione, poi è ovvio hanno partorito una schifezza affidata a Alfano, non a caso
e poi l’hanno insabbiata in Senato, dove naturalmente non a caso il Presidente Schifani
già noto per avere insabbiato la legge di iniziativa popolare proposta al VDay da Beppe
Grillo e firmata da 350 mila persone, però almeno lanciamo un’altra sfida e vediamo,
visto che tutti dicono, non tutti sono d’accordo per l’incandidabilità dei condannati, noi
sì naturalmente, 350 mila persone sì, ma su una legge anticorruzione persino Berlusconi
aveva detto che ci stava e i leghisti come faranno a giustificare di fronte ai loro lettori
che quando questa proposta andrà in aula, loro la contrasteranno? I leghisti contro
una legge anticorruzione? Magari qualche leghista che si ricorda perché è nata la Lega e cos’era
la Lega ai tempi di Manipulite c’è ancora e l’Udc se è vero quello che dice pubblicamente,
cioè che bisogna recuperare il maltolto della corruzione per trovare i soldi per i cittadini
che ne hanno bisogno, benissimo allora vediamo quali di questi gruppi ufficialmente alla
Conferenza dei Capigruppo dirà di no, non all’approvazione, ma alla messa in discussione
e al voto di questa legge, questa è la sfida che abbiamo lanciato ieri e che in un giorno
ha già avuto l’adesione a parole, poi vedremo nei fatti, la seguiremo, li talloneremo come
fa Beppe per la legge sull’incandidabilità dei condannati, vedremo se alle parole seguiranno
i fatti, però intanto c’è già un fatto, che solennemente Granata a nome dei finiani,
Di Pietro a nome del suo partito Italia dei Valori e Zanda che ce lo ha fatto sapere a
nome del PD, hanno aderito a questa proposta. Cosa prevede questa proposta? Prevede delle
norme più severe e altre nuove di zecca, per colpire più efficacemente i corrotti
e i corruttori e gli autori dei reati finanziari che sono spesso il mezzo per arrivare alla
corruzione e spesso sono addirittura lo scopo della corruzione, quindi sono intimamente
collegati, le norme nuove servono a colpire dei comportamenti che oggi sono un po’ nebulosi,
gelatinosi direbbero i giudici di Firenze nell’ordinanza di arresto dei furbetti della
cricca della protezione civile, gelatinoso perché? Perché non c’è più la classica
mazzetta del corruttore che porta i soldi al corrotto, c’è un tal pappa e ciccia,
un tale conflitto di interessi, un tale rapporto di parentela, cognatismo, favori reciproci
anche in natura, nel senso di mignotte, massaggiatrici ma anche lavoretti domestici fatti con lo
sconto, case pagate dal costruttore a propria insaputa, quel sistema gelatinoso dove non
è ben chiaro per quale motivo tu fai un favore a tizio e tizio fa un favore a te, non è
ben chiaro e non è ben facile dimostrare che l’una cosa è avvenuta in cambio dell’altra,
si sa che sono passati dei favori e dei soldi, basta il passaggio di favori e di soldi per
integrare, in certi casi naturalmente, un reato che può chiamarsi traffico di influenze
illecite, che può chiamarsi corruzione tra privati e poi ci sono altri comportamenti
che in Italia non sono proprio puniti come l’autoriciclaggio, quando qualcuno commette
un reato, ci fa dei soldi con quel reato e poi ricicla i soldi che ha guadagnato facendo
quel reato. Questo si chiama autoriciclaggio perché tu
ricicli soldi sporchi che hai incamerato tu, con un reato tuo, sembra incredibile ma oggi
riciclare i soldi sporchi ottenuti con un reato proprio non è reato, l’autoriciclaggio
non è reato, è reato soltanto se ricicli soldi che hanno guadagnato illegalmente degli
altri, capite la follia! Tutto questo ha una cornice, una cornice che
è un dovere a cui lo Stato italiano non adempie da 11 anni, la ratifica di due convenzioni
Ocse che l’Italia come tutti gli altri stati membri ha firmato a Strasburgo nel 1999, convenzione
penale e la convenzione civile, contro la corruzione da 11 anni l’Italia non ratifica
queste due convenzioni, il che significa che ha preso un impegno con gli altri paesi dell’Ocse,
gli altri paesi dell’Ocse hanno ottemperato a questo impegno inserendo nel proprio ordinamento
quella convenzione e facendole proprie, mettendole in vigore e noi no, da 11 anni, dal 1999 si
sono succeduti, c’era il Governo D’Alema all’epoca, poi il Governo Amato, poi il
Governo Berlusconi 2, poi il Governo Prodi 2, poi il Governo Berlusconi 3, 5 governi,
tutte le maggioranze, tutti i partiti sono stati in maggioranza per qualche tempo in
questi 11 anni e nessuno ha saputo o voluto, potuto ratificare quelle convenzioni.
Quindi qui si parte dalla ratifica delle convenzioni, ci si mette nell’ordinamento italiano ciò
che è già presente nell’ordinamento degli altri paesi membri dell’Ocse che hanno siglato
e poi ratificato queste convenzioni. Quindi l’Art. 1 è un articolo che conferisce
al Presidente della Repubblica l’autorizzazione del Parlamento a ratificare perché poi l’ultima
firma spetta a lui, le due convenzioni contro la corruzione, quella civile e quella penale.
L’Art. 2 esplicita che anche l’Italia dà piena e intera esecuzione alle convenzioni,
le incamera e diventano legge, a questo punto ci vogliono degli altri articoli, ne abbiamo
pensati 8, dal 3 al 10, la legge è in 10 articoli per adeguare il nostro ordinamento,
il nostro Codice Penale per renderlo compatibile con queste convenzioni, ci sono delle modifiche
ovviamente, Art. 3, modifiche al Codice Penale e qui c’è tutta una serie di reati che
vengono introdotti ex novo, oppure che vengono modificati, che la corruzione e i reati finanziari
si evolvono, l’era della globalizzazione non c’è lo stesso modo di rubare che c’era
prima, ci sono modi molto più raffinati, molto più ingegnerizzati e quindi il diritto
deve seguire il crimine e darsi delle norme che sposino le nuove forme di criminalità
per poterle punire e possibilmente anche impedire, spaventando con il deterrente quelli che le
vogliono commettere. Prima modifica: la corruzione diventa un unico
reato, perché dico un unico reato? Perché prima c’erano la concussione e la corruzione
che erano la stessa cosa, il gesto della corruzione e il gesto della concussione qual è? E’
che tizio paga caio perché non svolga un’opera di controllo, perché chiuda un occhio, quindi
il privato paga il rappresentante dello Stato che lo dovrebbe controllare perché non lo
controlli, se lo costringe a farlo è concussione, se invece sono d’amore e d’accordo per
pagare e scambiarsi il favore allora è corruzione, è difficilissimo stabilire quando uno è
costretto a pagare o non è costretto a pagare, facciamo un unico reato, un unico reato che
dice che il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che abusando dei suoi
poteri costringe o induce qualcuno a dare o a promettere a lui o a un altro denaro o
altra utilità, è punito con la reclusione da 4 a 12 anni, con la stessa pena è punito
quello che li prende i soldi, il Pubblico ufficiale o l’incaricato di Pubblico servizio
che riceve, quindi non costringe o induce, ma riceve per sé o per un terzo denaro o
altra utilità o ne accetta una promessa in relazione al compimento o all’omissione
o al ritardo di un atto del suo ufficio o servizio, oppure al compimento di un atto
contrario, addirittura ai suoi doveri di ufficio o di servizio, quindi può essere corruzione
sia quando vai a corrompere un pubblico ufficiale perché faccia qualcosa che non deve o che
non potrebbe fare, ma anche perché faccia qualcosa che potrebbe fare, se pago qualcuno
per avere prima una licenza o qualcuno per avere la patente quando me l’hanno ritirata
o qualcuno per avere un documento invece di aspettare, questo può darsi che ne abbia
diritto a questa cosa, ma non devo pagare per avere una cosa cui ho diritto, perché
se pago è evidente che me la danno prima che agli altri, oppure in condizioni favorevoli,
quindi la corruzione propria e impropria viene distinta in questo modo, ma non c’è più
la differenza che c’era prima tra chi paga perché è costretto e tra chi costringe a
pagare oppure no, l’importante è che il pubblico ufficiale non deve prendere soldi
al di là del suo stipendio, se prende i soldi al di là del suo stipendio, evidentemente
poi commette un atto contrario ai doveri del suo ufficio, oppure addirittura proprio dei
doveri del suo ufficio, quella si chiama corruzione. La condanna comporta l’interdizione perpetua
dei pubblici uffici, sempre, nel caso di chi paga il pubblico ufficiale o l’incaricato
di pubblico servizio, quindi prima abbiamo visto quanto prende chi riceve i soldi, abbiamo
parlato del corrotto, adesso vediamo il corruttore quanto prende, il corruttore non essendo ovviamente
un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, prende meno, prendo da 2 a 6 anni,
comunque una pena piuttosto importante. Se la promessa o il versamento sono fatti
in cambio di un atto di ufficio o di una cosa che il pubblico ufficiale addirittura ha già
fatto la pena è da 3 mesi a un anno, se invece è fatta perché il pubblico ufficiale venga
meno ai suoi doveri d’ufficio allora la pena è da 2 a 6. Quando il corruttore viene
indotto da una minaccia, quindi in qualche modo costretto a pagare, ottiene un’attenuante,
quindi non più come prima concussione paga soltanto quello che costringe il privato a
pagare, mentre il privato è vittima di estorsione e quindi non risponde di nessun reato, qui
se uno è indotto a pagare, deve sapere che comunque sta commettendo un reato che è punito
più lievemente perché c’è un’attenuante in quanto l'hanno costretto a pagare minacciando
di fargli del male, quindi c’è una diminuzione della pena fino alla metà.
C’è una corruzione più grave delle altre? Sì, è quella in atti giudiziari, quando
si corrompe un giudice o un testimone o un perito, o chiunque faccia parte di un processo,
affinché il processo non sia giusto, quando uno corrompe il giudice, il Pubblico Ministero,
il testimone per farsi assolvere essendo colpevole o per vincere una causa civile avendo torto,
questa è la corruzione giudiziaria, la conosciamo bene perché Berlusconi, Previti ci sono dei
grandi esperti, corruzione del Giudice Metta per fregare la Mondatori a De Benedetti e
darla a Berlusconi, corruzione del testimone Mills perché faccia la falsa testimonianza
nei processi Guardia di Finanzia e All Iberian in modo da farlo assolvere o da farlo prescrivere
anche se colpevole, è la corruzione più grave perché ribalta la bilancia della giustizia
a vantaggio di chi ha torto, di chi è colpevole, questa naturalmente resta una corruzione più
grave delle altre, quindi la condanna è alla reclusione da 5 a 10 anni, poi vedrete i dettagli.
Nascono dei nuovi reati, per esempio la corruzione in affari privati, cos’è? Per esempio:
il capoufficio acquisti di un’azienda, quello che deve andare a cercare chi deve essere
il fornitore degli specchietti retrovisori delle auto prodotte dalla sua azienda, chi
deve produrre la leva del cambio, chi deve produrre i posacenere, i fanali, le candele,
il tubo di scappamento, gli ammortizzatori, i freni, l’impianto idrico, sono tutte forniture,
i tappetini dei sedili, il capoufficio acquisto decide chi fa queste forniture all’azienda
che produce la macchina, se prende la stecca dal forniture, cosa succede? Che dà la fornitura
a lui, anche se magari gli specchietti retrovisori prodotti da un’altra aziende costerebbero
di meno, però l’altra azienda non dà la stecca al capoufficio acquisti e quest’ultimo
continua a far spendere più soldi alla sua azienda per dare l’appalto alla ditta amica
che poi gli fa i regalini! Tutto questo non c’è un pubblico ufficiale,
perché? Perché sono contrattazioni tra una grande azienda e i suoi fornitori, in tutto
il mondo è reato, corrompere e farsi corrompere in queste transazioni, in Italia no, perché?
Perché non abbiamo ratificato la convenzione internazionale, che prevede la corruzione
tra privati, quanto costa una macchina se i fornitori vengono scelti in base alla migliore
offerta che fanno rispetto alla macchina i cui pezzi vengono prodotti non dal fornitore
che fa la migliore offerta, ma dal fornitore che paga la migliore tangente al capoufficio
acquisti? E’ ovvio che la macchina N. 2 costa molto di più della N. 1 e quindi va
fuori mercato e quindi l’azienda ne risente e quindi i consumatori spendono di più per
comprare la macchina, qui c’è un danno, anche nella corruzione tra privati, si potrebbero
fare migliaia di altri esempi, diventa reato, dipendenti, consulenti, collaboratori di una
società che ricevono indebitamente per sé o per terze persone denaro o altra utilità
o accettano la promessa in relazione al compimento, all’omissione o al ritardo di atti rientranti
nei propri incarichi e funzioni, ovvero al compiti di atti contrari ai propri doveri,
sono puniti con la reclusione da 1 a 4 anni, se sono amministratori, direttori generali
e dirigenti preposti a redigere i bilanci oppure sindaci o liquidatori della società,
di anni se ne possono beccare anche da 2 a 8, perché? Perché se uno becca i soldi e
poi tarocca pure i bilanci della società, capite che la questione si aggrava, interdizione
pena accessoria, interdizione dagli uffici direttivi delle società, non si può più
dirigere una società dopo che si è stati condannati per questo reato, fuori!
Altro reato, millantato credito, cos’è il reato di millantato credito? E’ un reato
che punisce colui che va in giro a dire: sono molto potente, se volete ottenere qualcosa
dovete pagarmi, datemi dei soldi che poi all’occorrenza sono a vostra disposizione, uno che va in
giro a fare lo smargiasso e ci lucra, perché? Perché dice: se mi tenete buono, poi vi sarò
riconoscente, quindi non è uno che ti dice: se mi dai dei soldi ti faccio questa cosa,
è uno che dice: comprami, sono all’asta, sarò a tua disposizione per qualunque esigenza,
è più furbo del corrotto, perché il corrotto prende i soldi in relazione a quella cosa,
mentre questo è uno che dice: pagami e vedrai che ti troverai bene. Come è disegnato oggi
questo reato, non aiuta a acchiappare il sistema gelatinoso della cricca, meglio come lo chiama
la Convenzione europea anticorruzione, un reato che lo deve sostituire, che è molto
più preciso e che si chiama “traffico di influenze illecite” cos’è? Chiunque afferma
di essere in condizioni di esercitare un’illecita influenza su un pubblico ufficiale o un incaricato
di pubblico servizio, ah qui mi ero sbagliato: non è uno che dice: sono potente perché
ho una carica pubblica, no, sono potente perché sono amico di quello che ha una carica pubblica
e quindi se dai i soldi a me, poi vado a perorare la tua causa con il mio amico. Pensate soltanto
a quel Pasqualino Lombardi, mi pare si chiami, un geometra irpino che parlava direttamente
sul cellulare con il Presidente della Corte d’Appello di Milano, Marra e con il Presidente
della Cassazione Carbone che gli diceva: uè Pasqualino! Questo si aggirava negli altissimi
ambienti della magistratura, della politica etc., facendo cosa? Millantando credito, non
perché millantasse dei rapporti che non aveva, li aveva e a volte riusciva anche a propiziare
nomine o a bloccarne al Csm, ecco perché è bene che si chiami questo comportamento
“traffico di influenze illecite” perché lui prometteva di spendere la sua influenza
presso altissimi magistrati, Corte Costituzionale, Corte di Cassazione, Corte d’Appello di
Milano, lui Pasqualino che non era un pubblico ufficiale, si proponeva come anello di congiunzione
con i pubblici ufficiali e molti lo prendevamo sul serio, popolo perché sapevano che aveva
quei rapporti, chiunque affermando di essere in condizioni di esercitare un’illecita
influenza su un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, in relazione al compimento,
all’omissione o al ritardo di un atto dell’ufficio servizi o al compimento di un atto contrario
ai doveri d’ufficio, riceve indebitamento per sé o per un terzo denaro o altra utilità,
quale prezzo per l’influenza esercitata o quale remunerazione per il pubblico ufficiale
o l'incaricato di pubblico servizio suo amico o ne accetta la promessa, è punito con la
reclusione da 4 a 10 anni e poi ci sono altri particolari di questo reato che riguardano
poi attenuanti, aggravanti e infine anche qua c’è l’interdizione perpetua dei pubblici
uffici per chi viene condannano. Capite che tutto questo si integrerebbe perfettamente
con la proposta Grillo sull’incandidabilità, perché se si arriva alla condanna con interdizione
perpetua dai pubblici uffici di questi personaggi, questi personaggi in Parlamento non ci possono
più entrare, ma non possono più neanche fare il bidello di una scuola pubblica, interdizione
perpetua! Attenzione per i reati che abbiamo detto:
corruzione, corruzione giudiziaria, corruzione tra privati e traffico di influenze illecite,
nascono i pentiti, come per la mafia, come per il terrorismo, cosa succede? Tra il corrotto
e il corruttore c’è solidarietà, sono complici in un reato che si commette almeno
in 2, uno paga, l’altro prende, se c’è anche il mediatore, quello che fa il traffico
di influenze sono in 3, quello che dice: dammi i soldi che li porto a, sono influente presso
X, le due o tre figure sono intrecciate perché? Perché uno non può dire: ho dato dei soldi
a tizio e far incriminare tizio, viene incriminato anche lui, uno non può dire: ho preso soldi
da tizio e far incriminare solo tizio, viene incriminato anche lui, perché? Perché il
reato l’hanno fatto insieme! Quindi oggi è difficile scoprire questi casi,
proprio perché nessuno delle persone che sono a conoscenza di questi casi può parlare
senza essere incriminato per avere partecipato a questi reati, allora bisogna trovare il
modo di rendere conveniente parlare, facendo cosa? Dando uno sconto di pena al primo che
parla, purché parli di cose nuove, purché dica tutto quello che sa e quello che ha fatto
e lo dica prima che lo scopra il Magistrato, altrimenti se lo dice dopo il Magistrato già
l’ha scoperto, ammettere delle cose che già sa il Giudice non porta nessun vantaggio
alla giustizia e alla collettività, si innesca la corsa a chi per primo denuncerà il complice,
perché? Perché otterrà lo sconto di pena, l’attenuante per la collaborazione, quindi
nessuno potrà più stare tranquillo quando darà dei soldi a qualcuno o prenderà dei
soldi da qualcuno, perché ci sarà sempre il rischio che poi quel qualcuno, l’altro,
voglia guadagnarsi l’attenuante e lo vada a denunciare, sarà più facile scoprirlo
e sarà più difficile commetterli questi reati, perché ci sarà più paura di oggi
quando invece la solidarietà, l’omertà e il silenzio sono proprio il collante di
questi fenomeni di nuova e vecchia corruzione. Ecco così viene istituita un’attenuante
speciale per i rei confessi di corruzione, corruzione giudiziaria, corruzione in affari
privati e traffico di influenze illecite, se prima che il Pubblico Ministero chiede
il tuo rinvio a giudizio per qualcosa, tu denunci i tuoi complici, restituisci il maltolto,
questo è molto importante dicendo ovviamente delle cose che il Magistrato non sa ancora
e dicendo tutto, hai diritto a uno sconto fino ai 2/3 della pena, se poi si dovesse
scoprire che non avevi detto tutto, allora te la danno tutta intera la pena, così ti
passa la voglia di fare il reticente. Vi dicevo dell’autoriciclaggio, è l’ultimo
reato nuovo che viene introdotto dalla proposta de Il Fatto Quotidiano, è un reato che serve
a punire finalmente il comportamento che oggi non è punito di colui che reimpiega il denaro
ricavato da un reato che lui stesso ha commesso, in Italia questo non è reato, in Francia
invece lo è, negli Stati Uniti lo è, è reato l’autoriciclaggio persino in Svizzera
che non è proprio nota per essere un modello di trasparenza su questi tipi di reati, è
molto più trasparente di noi. Oggi il reato di riciclaggio e il reato di
impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita, artt. 648 bis e ter del Codice Penale,
puniscono soltanto chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni e altre utilità
provenienti da delitto, ovvero compie in relazione a essi, altre operazioni in modo da ostacolare
l’identificazione della loro provenienza delittuosa, questo è il riciclaggio com’è
scritto oggi. L’altro reato, l’impiego di denaro, beni
e utilità di provenienza illecita punisce chiunque impiega in attività economico –
finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto, ma attenzione, in
entrambi i casi, solo fuori dai casi di concorso nel reato, cosa vuole dire questo? Vuole dire
che con queste 7 paroline “solo fuori dai casi di concorso nel reato” vuole dire chi
ha accumulato i soldi con un delitto proprio e poi ha riciclato gli stessi soldi in proprio,
non è compreso in questi due reati
e allora queste 7 paroline scompaiono e così in futuro sarà punito anche quello che ricicla
i denari che lui stesso ha guadagnato con dei reati, per esempio chi vende droga, chi
prende il pizzo, chi fa un sequestro di persone e incassa il riscatto, chi prende tangenti,
chi evade le tasse e poi rimette in giro i soldi che illecitamente ha guadagnato, impiegandoli
in attività lecite naturalmente, attività edilizie, finanziarie, investimenti etc.,
può essere punito non solo per le attività illecite per i reati che ha commesso per guadagnare
quei soldi, ma anche per avere riciclato o autoriciclato quei soldi.
Poi ci sono modifiche al Codice Civile, a cominciare dalla prima, la più importante,
torna il reato di falso in bilancio, è evidente che la trasparenza contabile è decisiva per
combattere la corruzione, perché? Perché le tangenti con quali soldi si pagano? Con
i fondi neri e i fondi neri come si fanno? Taroccando i bilanci delle società, portando
via i soldi e evadendo anche le tasse, prima cosa da fare si ripristina il reato di falso
in bilancio come reato di pericolo e non di danno, quindi è sempre reato falsificare
i bilanci, non soltanto quando qualche azionista si sente danneggiato e fa denuncia e le pene
naturalmente aumentano per rendere di nuovo possibile fare i 3 gradi di giudizio prima
che scatti la prescrizione e aumentando le pene si possono di nuovo fare intercettazioni
e mettere le manette a qualcuno durante le indagini, cosa che oggi non è più possibile
fare per il reato di falso in bilancio. Quindi ritorniamo a una legislazione più
dura e più severa sui reati contabili, modificando l’Art. 2621 del Codice Civile “false comunicazioni
sociali”, è quello che modifica il 2622 “false comunicazioni sociali in danno della
società dei soci o dei creditori” diventa “false comunicazioni nella società quotata
in borsa” poi ancora le pene e le aggravanti e le attenuanti e c’è anche una riformulazione
del 2624 “falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione”
partecipano ai falsi in bilancio anche i revisori, quelli che devono certificare i bilanci e
che certificano spesso bilanci falsi. Art. 5 “false dichiarazioni contabili e
false comunicazioni sociali a fini di corruzione” chi presenta una falsa dichiarazione dei redditi
per fregare il fisco e evadere le tasse, oppure trucca i bilanci per accumulare fondi neri,
il tutto finalizzato a pagare tangenti, viene punito sia per i reati fiscali e di bilancio
che ha commesso e sia per i reati di corruzione, traffico di influenze etc., a prescindere
dall’ammontare dei soldi che ha sottratto al fisco.
Perché oggi sapete che per punire l’evasione fiscale, grazie a una legge criminale del
centro-sinistra, bisogna superare delle soglie molto alte di imposta evasa, altrimenti non
si va neanche nel penale, se questi reati sono stati commessi per corrompere non contano
le soglie, si può tranquillamente andare nel penale anche per importi più bassi, nel
futuro bisognerà poi fare e la faremo nei prossimi mesi, una proposta di legge di riforma
del sistema penale tributario che oggi è ridicolo, favorisce gli evasori anziché i
contribuenti onesti. Art. 6, la responsabilità amministrativa
delle persone giuridiche, sapete che la legge, la famosa 231 è quella che punisce le società,
non solo i loro singoli amministratori, ma proprio le società in quanto tali quando
sono inquinate e quando commettono degli illeciti amministrativi che dipendono dai reati che
hanno commesso i dirigenti o i manager di queste società, le società devono dimostrare
per non incappare in sanzioni, di avere rimosso questi personaggi inquinanti e di avere adottato
dei regolamenti interni, tali da prevenire e impedire in futuro che vengano perpetuati
questi comportamenti, questo vale anche per le norme di sicurezza, se non ci sono norme
di sicurezza, in base alla 231 ne risponde anche la società e per non risponderne più,
deve dimostrare di avere sistemato le cose della sicurezza sul lavoro e di avere adottato
dei modelli organizzativi tali per impedire che si continuino a violare le norme sulla
sicurezza, è la stessa cosa per le società che corrompono, che hanno fondi neri, rispondono
anche come società, la Telecol sta rispondendo davanti ai giudici di Milano per lo spionaggio
della sua security, in quanto c’è una responsabilità dell’azienda, non soltanto degli uomini
singoli che andavano poi a fare lo spionaggio della security Telecom.
Questa legge viene resa più severa e più pregnante per quanto riguarda i reati nuovi
che abbiamo disegnato prima di corruzione, traffico di influenze illecite, corruzioni
tra privati etc., in relazione alla Commissione di questi delitti si applica all’ente la
sanzione pecuniaria da 200 a 600 quote e in relazione alla corruzione giudiziaria e a
altri reati più gravi si applica la sanzione da 300 a 800 quote, cosa sono le quote? Sono
dei complicatissimi algoritmi che in base al valore della società la puniscono e quindi
ogni società ha le sue quote, l’importante è stabilire che quando viola la legge 231,
queste quote in proporzione al valore della società, le si ritorcono contro perché le
paga sotto forma di sanzioni. Infine ci sono tempi più lunghi di prescrizione
e di accertamento dei reati fiscali e dei reati di corruzione, traffico di influenze
etc., quando si scopre che è stato corrotto un ufficiale o sottufficiale della Guardia
di Finanza o un ispettore dell’Agenzia delle entrate per nascondere i reati fiscali, se
tu hai corrotto qualcuno per non scoprire le tue evasioni fiscali, a quel punto hai
truffato lo Stato, quindi lo Stato non ti può contestare i reati fiscali e quelli collegati
con una prescrizione che parte dal momento in cui li hai commessi, perché tu hai corrotto
qualcuno perché non li scoprisse, quindi lì la prescrizione scatta dal momento in
cui il reato è stato scoperto, non dal momento in cui è stato commesso, altrimenti è un
incentivo a corrompere l’Agenzia delle entrate e la Finanza perché non scoprano i reati,
così quando verranno poi scoperti saranno già prescritti, invece no, la prescrizione
scatta da quando verranno scoperti e così è più difficile che si prescrivano.
Vedrete che ci sono altri 3 articoli che riguardano dei passaggi tecnici, l’ultimo dice, il
decimo: la nuova norma non costa praticamente un Euro, è tutto a costo zero dall’attuazione
della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello
Stato, questa è la proposta di legge sulla quale, almeno a parole, dipietristi, finiani
e Partito Democratico hanno promesso di dare battaglia in Parlamento perché venga portata
all’ordine del giorno, speriamo che, dato che sono complementari venga agganciata alla
proposta di iniziativa popolare di Beppe Grillo sull’incandidabilità dei condannati e speriamo
che finalmente dopo tanti inciuci sulle leggi vergogna, ce ne sia uno su una legge positiva.
Qualcuno dirà: siete degli illusi, può darsi ma almeno avremo dimostrato che non siamo
capaci soltanto a criticare, siamo capaci anche a proporre, se poi quando proponiamo
le nostre proposte vengono scartate senza che nessuno ci dica cos’è che non va e
anzi finora ci hanno detto tutti che questo progetto è un progetto positivo, bene, allora
ci saranno i nomi, cognomi, le facce e le sigle dei partiti a cui sapremo cosa fare
al momento di andare a votare, sapremo come punirli, mentre invece se ci saranno partiti
di destra o di sinistra che fanno proprie queste proposte, chi vorrà potrà tranquillamente
votarli perché è chiaro che chi vota una legge così severa contro la corruzione, così
come chi vota una legge sull’incandidabilità dei condannati, vuole dire che non ha niente
da temere, altrimenti sarebbe un kamikaze, sarebbe un suicida e se non altro un ottimo
sistema per scremare il grano dall’olio, per scremare i buoni dai cattivi, per scremare
gli onesti che non hanno niente da temere dai ladri che invece da leggi come queste
hanno tutto da temere, passate parola!