Gilliver: Salve e benvenuto
alla master class dedicata al violoncello
per l'Orchestra Sinfonica di YouTube.
Mi chiamo Rebecca Gilliver e sono primo violoncello
della London Symphony Orchestra.
Inizieremo con il "Guglielmo Tell",
e direi non a caso,
dato che in genere è all'inizio di un concerto
e sicuramente è un momento di grande tensione
per qualsiasi primo violoncello.
Inizi completamente solo
e nelle prime due battute ci sei solo tu,
ma rilassati, perché nella terza battuta
c'è un bel coro dei tuoi colleghi
mentre entrano tutti gli altri violoncelli
che suonano una splendida armonia con te.
Quindi, anche se nel contesto di un'audizione
ti senti incredibilmente solo su quei Si alti,
devi solo pensare all'armonia
che verrà dopo di te
quando suoni durante un vero concerto,
e ciò ti darà ispirazione e coraggio.
Dunque suonerò la parte iniziale da sola.
[Rossini, "Guglielmo Tell, Ouverture"]
Bene, dato che non abbiamo molto tempo,
Non suonerò tutti quei Si,
ma nel contesto di un'audizione dovrai farlo
e dovrai accertarti che siano tutti della lunghezza esatta
e abbiano un bel suono per tutto il pezzo.
Quindi, saltando alla terza entrata
del primo violoncello,
c'è un bel momento,
perché il terzo violoncello suona questa riga.
[suona la musica]
E poi attacchi tu...
[suona la musica]
E qui entrano tutti.
Ora, questi tre Sol diesis sono ricorrenti.
Vengono ripresi quattro volte.
[suona la musica]
Come dicevo, questi tre Sol diesis vengono ripresi quattro volte
e ogni volta c'è un'armonia diversa
degli altri violoncelli, quindi devi scegliere un colore
che si adatti all'armonia che stanno eseguendo.
La prima volta, è uno splendido...
[suona la musica]
Mi maggiore.
La seconda volta è un po' diverso...
[suona la musica]
quindi l'armonia è un po' più coinvolta.
Il terzo è indicato come "pianissimo"
e l'armonia è ancora più bella.
[suona la musica]
E infine, l'ultimo.
[suona la musica]
Quindi ogni volta che suoni quei Sol diesis
devi sentire mentalmente quelle armonie
e creare un colore, un qualsiasi colore che ti piaccia
e che si adatti a tali armonie.
Okay, i trilli... Anche qui, non li suonerò adesso
perché non abbiamo tempo, ma come ho detto,
durante un'audizione li devi suonare per intero.
Non troncarli.
Infine, c'è quel glissato alla fine
che fa imperlare di sudore
la fronte di qualsiasi primo violoncello.
Ehm, l'ho suonato una volta
con la World Orchestra for Peace
e il violoncellista allora era Sandro Laffranchini,
che è primo violoncello alla Scala,
e lui deve averlo suonato circa dieci volte
durante prove e concerti e ogni volta
eseguiva quel glissato finale in modo assolutamente perfetto.
Ed ero così impressionata che gli ho chiesto:
"Qual è il tuo segreto, Sandro?"
E lui ci ha pensato un po' su e ha detto:
"Appena prima del glissato,
penso a una cosa totalmente diversa."
E potremmo spendere molte parole su questo.
Se stai seduto lì, preoccupato solo
di come dovrai muovere la mano...
[suona la musica]
Okay, potrebbe funzionare, ma se sei davvero preoccupato
potrebbe andarti male.
Quindi esercitati.
Devi esercitarti su quel glissato
fino alle calende greche
e poi, quando arriva il momento,
magari pensa al tuo archetto o alla musica stessa
e non preoccuparti del glissato.
Se lo manchi, non è la fine del mondo,
anche se a te potrebbe sembrare così.
La Seconda sinfonia di Brahms, il secondo movimento,
il magnifico assolo di violoncello.
Questo brano è usato di continuo dalla LSO.
Lo usiamo in ogni singola audizione dei musicisti di fila
e la motivazione dietro questa scelta è
che mostra tantissimo della tua esecuzione,
mentalmente, tecnicamente ed emotivamente.
Affronto sempre questo pezzo ponendomi le stesse due domande.
Prima di tutto, che cosa intendeva Brahms con "poco forte"?
Si tratta decisamente di una annotazione piuttosto ambigua
e Brahms la usa molto spesso.
Così su due piedi non sono sicura che altri la usino,
ma magari qualcuno su YouTube può farmelo sapere,
così saprò una volta per tutte se ho torto.
Ad ogni modo, che cosa significa?
Non è "forte", ovviamente.
Non è un bel suono "forte" potente e sonoro.
Allo stesso modo, non è un "piano"
e non è nemmeno quella specie di compromesso che è il "mezzo forte".
Penso che forse la chiave sia nell'annotazione "espressivo"
che viene dopo.
Il carattere deve essere...
deve basarsi su un'espressione realmente intenzionale
e riesco a immaginare Brahms che diventa matto
per descrivere ciò che ha in mente
e quindi per noi dovrebbe essere lo stesso quando affrontiamo il pezzo.
Ciò fa sorgere un'altra domanda,
ovvero: "Quale archeggio eseguire?"
Quando vai a un'audizione,
lo stile dell'archeggio potrebbe essere annotato sullo spartito.
È sempre meglio attenersi alle indicazioni scritte.
Ma devi anche saper essere flessibile.
Gli spartiti della LSO sono passati di mano in mano così tante volte
che le note sono quasi cancellate.
Ehm, oggi dividerò l'archeggio,
anche se si tratta di un piccolo compromesso,
ma per me si ottiene un suono migliore.
Ehm, la cosa più importante
in questo pezzo secondo me è il suono.
Non produci mai un suono piatto, duro,
ma un suono incredibilmente caldo e, ehm, come posso dire?
Una specie di tono caldo e sostenuto.
Suonerò solo l'inizio.
[suona la musica]
Ovviamente potresti suonarlo anche
con un tempo leggermente più veloce
con un singolo archeggio.
[suona la musica]
Vale la pena di esercitarsi con un archeggio unico,
con l'archeggio diviso ed eseguendo qualche archeggio lungo e alcuni divisi.
Sii flessibile.
Okay, la cosa difficile in questa fase, magari dal punto di vista tecnico,
è il glissato verso l'alto fino al Si.
Assicurati che la tua mano sia ben pronta
per quel Si alto.
[suona la musica]
E accertati anche, quando arrivi lì,
che la tua mano sinistra sia ben bilanciata sulla nota,
in modo da poterla suonare con un bel...
[suona la musica]
vibrato caldo.
Vale davvero la pena di esercitarti
sulle posizioni che vuoi tenere sul violoncello...
[suona la musica]
prima di preoccuparti di come fare per arrivare lì,
in modo da sapere che quella è la posizione in cui vuoi trovarti.
Le crome nella battuta tre sono piuttosto diverse
da quelle nella battuta sei.
Ovviamente, nella battuta tre c'è un "poco forte",
mentre la sei è un "piano",
quindi c'è una grande differenza espressiva.
Ma la battuta tre è anche un "parlando".
Le crome...
[suona la musica]
mentre, nella battuta sei, c'è un chiaro "legato"...
[suona la musica]
e l'archetto scivola molto dolcemente.
Come per gli archeggi,
le diteggiature dipendono da una tua scelta personale.
Puoi decidere se scorrere su e giù lungo la corda
oppure di staccare le dita.
È una scelta molto personale.
Personalmente, spesso amo staccare le dita
in questo pezzo, perché trovo che gli intervalli siano più rivelatori,
ma è anche bello essere espressivi
e scorrere sulle corde usando dei glissati insoliti.
Okay, ora suonerò il pezzo.
Ehm, un'altra cosa molto importante sul pezzo
è il fatto che suona come un'unica lunghissima frase,
quindi cercherò di eseguirlo così.
[suona la musica]
E così siamo giunti alla fine di questa master class.
Spero che tu ti sia divertito
e che tu possa trarne qualcosa di utile.
Buona fortuna per l'audizione.
Sono impaziente di sentirle tutte
e spero che tu ti diverta durante lo svolgimento.
Grazie.